Il Progetto Panchina con SketchUp fu una delle attività didattiche da me svolta nell’ambito del mio insegnamento di TTRG.
In quel tempo insegnavo presso l’IS Polo Tecnologico Avanzato Carlo Rambaldi di Lamezia Terme.
TTRG sta per Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica meglio nota nel passato come Disegno Tecnico.
Troverete la cronaca di questa interessante e divertente attività nella puntata di StatiFacile News o TGgeom (Telegiornale del Geometra) che vi anticipo qui.
I dettagli del Progetto Panchina con SketchUp
Il Progetto Panchina con SketchUp fu molto coinvolgente per gli studenti delle seconde classi del biennio CAT (Costruzione Ambiente e Territorio) e si sviluppò così:
Preliminarmente la classe fu divisa in gruppi operativi (lavoro di gruppo) con che avevano il compito di sviluppare il progetto in modo originale.
Tutto iniziò con una ricerca sulle panchine e sulla loro ergonomia eseguendo ricerche sulla rete ma anche andando a rilevare le misure delle panchine presenti sul territorio.
Successivamente ciascun gruppo di lavoro formulò un progetto di massima disegnato a mano libera, proponendo degli “schizzi progettuali”.
Dopo accurate discussioni ciascuno studente disegnò in opportuna scala la panchina ideata utilizzando carta, matite e squadrette.
Poi passammo al disegno CAD ed alla modellazione 3D della panchina.
Ne ricavammo una serie di modelli 3D che stampammo in stampa 3D con stampate Sharebot NG.
Utilizzammo il software SketchUp in versione EDU ma anche Autocad, oltre allo slicer CURA di Ultimaker.
Il software SketchUp si trova qui .
Le cinque lezioni del Progetto Panchina con SketchUp
Qui di seguito troverete le cinque videolezioni che riguardano il “Progetto Panchina” con ketchUp.
Vi anticipo il Progetto Medaglioni
Una ulteriore esperienza di progetto e stampa 3D fu il Progetto Medaglioni.
In questo caso i ragazzi delle prime classi progettarono dei medaglioni o dei portachiavi.
Ciascuno ideò il suo, lo disegnò, ne creò il modello 3D e lo stampò in stampa 3D portando a casa il risultato del proprio lavoro.
Provate a immaginare la soddisfazione dei ragazzi e delle famiglie all’espressione “questo l’ho fatto io”.
Fu una magnifica esperienza.