Ciao, benvenuta/o o bentornata/o su StaticaFacile in Appunti di Viaggio, una collezione di luoghi in Calabria e fuori, questa volta ci troviamo presso l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo.
Perchè non di solo Statica si vive, anche se sei Ingegnere.
Questo magico luogo si trova nel comune di Carlopoli (CZ) alle coordinate GPS 39.061480 N, 16.423136 E.
L’Abbazia di Santa Maria di Corazzo si trova sulla SS109 in posizione quasi baricentrica fra i centri abitati di Soveria Mannelli (CZ), Carlopoli (CZ) e Serrastretta (CZ).
Quindi per arrivare a Corazzo (730 slm) basta raggiungere uno di questi tre centri e da lì seguire le indicazioni.
Il posto è incantevole, immerso nel verde e nel naturale silenzio del bosco.
Appena arrivi ti trovi al cospetto di un’opera imponente e maestosa, nel complesso ben conservata.
C’è anche un grande cartello con su scritto VIETATO CALPESTARE I SOGNI.
Ebbene quella vista ti stupisce, ti avvolge, e col pensiero ti sposti nel tempo più o mento intorno all’anno 1000/1100.
In quell’epoca Roberto il Guiscardo si dedicava alla rilatinizzazione di quelle aree.
Ad un certo punto se riesci a camminare lentamente tra le maestose mura ti sembrerà quasi di sentire i canti e i salmi dei Monaci Cistercensi.
E se fai un po’ di più mente locale vedrai Gioacchino Da Fiore, Bernardino Telesio, i Cavalieri Templari.
Insomma, tra quelle gigantesche mura si respira la grande storia.
Queste le sensazioni.
Molte altre notizie troverete sui siti specializzati.
E qui ci sono le immagini dall’alto che spero ti diano un’idea del luogo e soprattutto ti accendano la curiosità per andarlo a visitare.
Viste le immagini, fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.
Cosa dicono gli altri
Riporto qui di seguito alcune informazioni prese dal sito di FONDOAMBIENTE
La storia di Santa Maria di Corazzo si incrocia con quella di Gioacchino da Fiore, che qui vestì l’abito monacale, divenendone subito dopo abate.
Proprio qui a Corazzo Gioacchino da Fiore scrisse le sue opere principali, aiutato dagli scriba Nicola e Giovanni, quest’ultimo prese il suo posto quando andò lui via.
Gioacchino, nonostante fosse l’abate del monastero stava per lunghi periodi lontano da esso a causa del suo impegno a scrivere testi di teologia, fin tanto che nel 1188 fu sollevato dal Papa dal guidare l’abbazia affiliando la stessa, con tutti i suoi uomini e beni, ai cistercensi di Fossanova.
L’abate Gioacchino si staccò, quindi, definitivamente da Corazzo trasferendosi prima in un porto di quiete chiamato Pietralata, per poi ascendere in Sila nella primavera del 1189 dove fondò a San Giovanni in Fiore una nuova congregazione religiosa detta Congregazione Florense, approvata da Celestino III nel 1196.
Troverai ulteriori utili informazioni sul sito PROGETTOSTORIADELLARTE